Nucleare: un errore epocale

Il Consiglio dei Ministri ha dato oggi il via libera alla costruzione di nuove centrali nucleari, definendo
le regole per stabilire i siti, il numero e le dimensioni e per la partecipazione dei privati.
Il processo sarà lungo, e ovviamente non ci sono notizie sui siti in cui verranno costruite
le centrali (vista l'imminenza delle Regionali).
Molti ricordano il referendum sul nucleare, che portò alla chiusura delle centrali italiani (anche se
il referendum in sè non lo imponeva) dopo il disastro di Chernobyl.
Speravamo che gli altri paesi ci imitassero, ma invece loro sono andati avanti (in primis la Francia)
e solo in Germania c'è stata qualche discussione sull'opportunità di chiudere le centrali.

Può darsi sia stato sbagliato chiudere le centrali già costruiti, sull'onda dell'emozione
per il disastro di Chernobyl, visto che i nostri vicini le hanno mantenute, e quindi
i rischi di un eventuale disastro rimangono, mentre noi non abbiamo i vantaggi
di un minore costo dell'energia.
Certo abbiamo evitato, al di là del disastro su larga scala, anche il rischio di contaminazioni
nelle vicinanze delle centrali e il grandissimo problema delle scorie (ancora dobbiamo
trovare un luogo in cui depositare quelle prodotte dalle nostre centrali ormai spente).

Ma è un clamoroso errore iniziare ora la costruzione di nuove centrali, quando
oltre noi solo l'Iran e pochi altri pensano di costruirne.
Il costo dell'Uranio (che dovremo comunque comprare all'estero) è in salita, visto
che anche quello, come il petrolio, è una risorsa non abbondante e in via di esaurimento.
Inoltre i tempi e i costi di costruzione sono enormi, e in Italia, si sa, tendono a lievitare.
Dovremmo approfittare della nostra situazione per puntare decisamente sulle energie rinnovabili,
in primis il solare, visto che il nostro è "il paese del sole", poi il geotermico e l'eolico.
Queste sono le tecnologie del futuro, non il nucleare, soprattutto quello con centrali
di terza generazione, che si costruiscono ormai da decenni.
Con quelle e col risparmio energetico potremmo diventare veramente autosufficienti,
visto che vent'anni fa riuscivamo a sostenere l'economia in gran parte con l'energia idroelettrica,
ma poi l'aumento dei consumi ci ha costretti a puntare su petrolio e gas.
Aspettiamo almeno il nucleare di nuova generazione, se proprio vogliamo, visto che sarà
più sicuro e più pulito. Rischiamo di spendere un mucchio di soldi e ritrovarci
centrali obsolete e rischiose.

Purtroppo al governo ci sono personaggi che, con ogni probabilità, non vedranno mai
le centrali in funzione (a causa dell'età) e intanto sfrutteranno i costi della costruzione
per elargire denaro ai loro amici.
Il nucleare sarà un'altro dei lasciti di questa classe politica, assieme al debito pubblico
in costante aumento e al Ponte sullo Stretto, che pare inizieranno a costruire
e forse non finiranno mai.

Nel frattempo GreenPeace ha indetto una petizione per chiedere ai candidati
per le regionali di dire no al nucleare.
Per noi del MoVimento a 5 stelle, non c'è bisogno di chiederlo.
Aiutateci a dimostrare che questi politici non rappresentano i cittadini e
fermiamoli prima che facciano altre scelte sbagliate guardando solo al
loro tornaconto, se ne devono andare e lasciare spazio a una nuova classe dirigente.


Qualche informazione nel dettaglio
L'opinione di Emilia Romagna 5 Stelle sul nucleare e sulla centrale di Caorso